La combinazione vincente degli alberghi su misura

La clientela è sempre più avida di esperienze uniche e su misura. Come si sono adattati gli albergatori per rispondere a queste aspettative?

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Davanti alla concorrenza dell’uberizzazione dell’economia, gli albergatori hanno dovuto adattare la loro offerta a una clientela avida di esperienze sensoriali e di servizi su misura. Come rispondere a questi bisogni? E più particolarmente a quelli del viaggiatore d’affari, i cui obblighi e domande variano a seconda dei vari profili. E quali sono i nuovi strumenti di personalizzazione? 

Con i suoi 2.000.000 di alloggi suddivisi in 34.000 città, Airbnb ha sconvolto le abitudini in termini di ospitalità. Il settore alberghiero, il primo ad avere subito l’impatto dell’uberizzazione dell’economia, ha dovuto far prova d’immaginazione per adattarsi alle nuove aspirazioni di una clientela connessa, allergica all’uniformizzazione e alla ricerca di esperienze individualizzate.  

L’albergo nel cuore delle città e della vita

Quest’estate, il gruppo si spinge ancora più in là, lanciando Flying Nest, dei moduli di camere mobili eco-concepite e disegnate da Ora-ïto, che si installano nel cuore degli eventi culturali o sportivi. «Sviluppato all’origine per una clientela BtoB (…), il concetto Flying Nest potrà anche essere proposto a un target BtoC nel 2019», ha dichiarato Sébastien Dupic, direttore New Business Accor.
All’inizio del 2019, una prima installazione è nata ad Avoriaz alla tenuta della Chapelle. Questa offerta, per il momento, è disponibile solo per i membri del ALL. Questi nuovi spazi design e responsabili offrono uno spazio di vita luminoso, una camera, un bagno e una terrazza privata, il tutto ai piedi delle piste! Proposte solo da gennaio a febbraio, altre offerte sorgeranno nel corso dell’anno. 

Delle notti su misura

Proprio come Accor, la personalizzazione è al centro della strategia di numerose insegne alberghiere. A partire da un’offerta di base (vale a dire un letto e un bagno), Tune Hotels offre la possibilità ai clienti di aggiungere delle opzioni (televisione, connessione, aria condizionata…) che corrispondono ai loro veri bisogni. Una formula con opzioni sul modello delle compagnie aeree low-cost.

Per quanto riguarda il confort, oltre alle dimensioni del letto, il marchio Conrad popone l’originale «pillow menu», che consente di scegliere dei cuscini anti-russamento, anti-emicrania o speciale piega perfetta… Grazie alla domotica, è anche possibile creare su misura l’atmosfera della propria camera al momento di prenotare: scegliere il proprio ambiente olfattivo all'albergo Andaz di Londra (gruppo Hyatt) oppure regolare la luminosità negli stabilimenti Hub by Premier Inn (gruppo Whitbread).  

Degli orari modulabili

Ultima moda in termini di personalizzazione: il day use o l’uso delle camere d’albergo alla giornata. Un servizio molto utile per i viaggiatori d’affari che avrebbero bisogno di riposarsi dopo un lungo percorso fra due appuntamenti e che consente agli stabilimenti di ottimizzare il loro tasso di occupazione.  

Delle applicazioni di personalizzazione

Creata nel 2015, la start-up Egome ha creato un’applicazione che propone ai viaggiatori di fornire delle informazioni sui loro gusti e abitudini perché l’albergatore possa procurare loro la migliore esperienza di soggiorno.
Per quanto riguarda la start-up Bowo, nata nel dicembre 2017, si spinge ancora oltre fornendo un tablet tattile, una dock station magnetizzata che funge da caricatore wireless, nonché un’applicazione, Bowo, pre-installata sul tablet. Quest’ultima, collegata a un back-office ergonomico, offre l’accesso all’albergatore, contemporaneamente ai dati di consumo del viaggiatore. Lo strumento di concierge digitale consente allora di creare un profilo cliente e di proporre delle offerte su misura per fidelizzarlo.  

La camera connessa: il futuro del settore alberghiero

L’intelligenza artificiale è uno strumento eccellente per costruire un’esperienza di soggiorno personalizzata. Aggiunta ai dati estratti dalle risorse on-line, come i social network, le informazioni raccolte da oggetti connessi (come un tablet o ancora uno specchio connesso allo smartphone del cliente e consente di accedere alle sue mail, al meteo, ecc.) sono utili per adattare in modo efficace la camera al cliente e rendere i programmi fedeltà più coerenti. Grazie a queste innovazioni, gli albergatori riusciranno sempre più a riprodurre l’ambiente – temperatura, luminosità, programma TV, playlist – nella quale il viaggiatore ha lasciato la camera in occasione del suo ultimo soggiorno, senza che questi abbia specificato precedentemente qualcosa. La tecnologia al servizio della personalizzazione, per soddisfare i viaggiatori sempre più esigenti.
Pubblicato da Thi bao per 11/03/2019 Crediti fotografici: © Jason Dewey

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