L’aeroporto può essere teatro di una vera e propria esperienza tecnologica?

Era previsto per il 2018 il primo volo del jet supersonico figlio del Concorde ma il debutto ufficiale si vedrà tra qualche anno, per il momento alcune società aerospaziali stanno testando i prototipi. L’ultimo volo del Concorde risale al 2003 e da allora la tecnologia ha fatto passi da gigante riducendo i consumi e migliorando le prestazioni. Così si potrà volare da Roma a Sidney in 7 ore. Il tempo di un paio di film, due chiacchiere e un pranzo. 

Il tempo è prezioso, anche in aeroporto. E a proposito di ottimizzazione, nei prossimi anni si potrà salire a bordo degli aerei usando il volto come prova d’identità. Vi abbiamo già parlato del biometric boarding, grazie a questa tecnologia il viso diventa allo stesso tempo passaporto e carta d'imbarco perché le porte biometriche ne riconoscono le caratteristiche e le abbinano a una fotografia scattata in precedenza. I test riportano risultati notevoli: "250 persone possono imbarcarsi in 20 minuti, quando oggi ne occorrono 45", come riporta il prestigioso quotidiano inglese The Telegraph.

Sono tanti gli aeroporti che stanno già sperimentando la gestione delle identità biometriche e si presume, come indicato dal Telegraph, che "entro il 2021 la maggior parte degli imbarchi sarà con riconoscimento facciale". Il feedback dei passeggeri che hanno già sperimentato questa tecnologia è positivo: un viaggio end-to-end senza interruzioni.

Debutta all’aeroporto di Tokyo Narita un progetto tutto italiano: la app per la localizzazione ad alta precisione che permetterà ai viaggiatori di orientarsi all’interno dello scalo. È NariNavi, sviluppata da Ntt Data in collaborazione con la startup GipsTech. Grazie al posizionamento geomagnetico, l’utente potrà visualizzare dove si trovi e individuare il percorso migliore consultando la mappa 2.5D dei tre terminal aeroportuali, ognuno dei quali su più piani. Un grande risultato che premia una piattaforma tecnologica pensata a misura delle necessità degli utenti e che vedrà futura applicazione sia in musei, stazioni, stadi, sia in ambienti industriali e ospedalieri.